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Fanny Quagliato

Cavarzere – Venezia

2012   ANTONIO ZAGO

Cantore visionario di infiniti accenti volti al mistero della purezza primitiva accesa di acuti cromatici.

Una sorta di compiaciuta gioia sensuale prorompe in deflagranti esplosioni drammatiche.

La luce spaziale è ormai definitivamente assunta.

Noi ignari del tutto, temiamo neghittosi lo stupore della rivelazione di oscuri alfabeti, di segni  ingannevoli.

Eppure è mestiere trasparente il suo: cumuli di paste di colori sovrapposti, incisi con delicato ardore, tanto da disvelare spazi sottostanti, profondi e densi.

Ed è canto armonioso sull’origine delle cose, desiderio condiviso di complesse necessità ideali. Lontano il senso sconsolato del reale.

Colomba fatua, di palpiti leggeri, impalpabile anima come di umana coscienza, si libra dall’intrico di anfratti irrisolti,

e commuove siccome salvifico appello all’infinito.

E pare che mani trepide colgano un messaggio segreto:

quasi luce d’aurora.

Fanny Quagliato